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Girare nell’Archivio segreto Vaticano come si gira in rete. Lavorare su antichi testi come su una pagina web. Filo diretto tra passato e futuro. Questo è lo scopo di In Codice Ratio, progetto avviato dall’Università di Roma 3 e dall’Archivio Vaticano con l’impegno dei dipartimenti di Ingegneria informatica e paleografia.

Un particolare di un manoscritto

Concepita e diretta da Paolo Merialdo, 52 anni, docente di Ingegneria informatica a Roma 3, la ricerca vuole mettere a punto soluzioni per l’estrazione di dati dai manoscritti custoditi negli 85 chilometri di scaffali dell’Archivio: tutta la corrispondenza tra il Vaticano e i suoi legati nel corso dei secoli, tra i papi e i sovrani europei. Spiega Merialdo: “La mia attività di ricerca si concentra sull’estrazione di informazioni e conoscenza dal web. Studio tecniche che possano estrarre conoscenze dall’immenso patrimonio informativo della rete che siano utili per diversi fini. Inizialmente i colleghi palografi erano contrari alla mia idea di operare sull’Archivio Vaticano. Poi si sono ammorbiditi anche grazie a Marco Maiorino, paleografo-archivista dell’Archivio, e al Prefetto dell’Archivio stesso, il quale si è dimostrato molto interessato”.

Il professor Paolo Merialdo

Quello a cui punta Merialdo non è la digitalizzazione dell’archivio, bensì la trascrizione dei documenti. “Digitalizzare un testo significa farne una scansione, una foto. La trascrizione si ottiene con una tecnica per cui si estrapola il testo su cui si possa lavorare per parole chiavi, per ricerca di nomi. Con la sola scansione ciò non è possibile”. Le tecnologie informatiche funzionano su testi stampati ma non su manoscritti medievali, nei quali la scrittura è eterogenea, ricca di simboli, abbreviazioni. “Bisognava costruire un sistema combinato con l’intelligenza artificiale per riconoscere i vari i caratteri dalla fotografia. Per arrivare a questo bisogna addestrare il sistema di intelligenza artificiale, ossia dargli tanti esempi affinché impari a riconoscere le immagini. Nel caso specifico, bisogna dare tanti esempi di come sono fatti o l’intera parola o i singoli caratteri. Ciò richiede molto lavoro”. E così sono stati coinvolti 1200 liceali addestrano il sistema.

Attualmente Merialdo sta lavorando sui documenti dell’intero pontificato di Onorio III (1216-1227). “Nessuno ha finora trascritto nulla di questi documenti che consistono in 2100 facciate. Lo stesso tipo di scrittura è stato usato per oltre 100 anni per i successivi pontificati, per circa 20mila facciate”.

Grazie a In Codice Ratio, gli storici potranno accedere a documenti già “tradotti” per la loro comprensione.