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I robot migliorano la qualità della vita, fornendo servizi e liberando l’uomo da incombenze ripetitive o faticose sia nella vita quotidiana che in un contesto produttivo. Un concetto, questo, che divide e spaventa la maggior parte delle persone, colpite anche dall’aspetto umanoide con cui alcuni robot sono progettati. Ci credono invece in molti, e tra questi Pal Robotics, azienda spagnola sempre più convinta che la nostra società stia diventando una società robotica, dove l’interazione tra uomo e macchina sarà naturale, spontanea e sicura.

Nata nel 2004 a Barcellona, oltre 30 dipendenti tra ingegneri e sviluppatori, Pal Robotics negli anni ha studiato, progettato e creato robot diversificandoli e adattandoli ai diversi scenari e ai ruoli che assumerebbero in ognuno di essi. Uno di questi è Talos. Alto 175 cm, pesa 95 chili, si muove alimentato unicamente da energia elettrica. “Ogni articolazione è dotata di una coppia di sensori che ricevono e rimandano gli impulsi. Può torcersi, camminare fino a una velocità di 3 chilometri all’ora e sollevare pesi fino a 6 chili, con entrambe le braccia tese”, spiega Judith Viladomat di Pal Robotics. “Fra i robot bipedi è uno dei più potenti, in grado di rispondere a stimoli esterni con rapidità e precisione”. Per questo Talos è stato anche usato per studiare l’introduzione del robot nel settore manifatturiero. “Può infatti perforare e rivettare, manipolare agilmente utensili mediamente pesanti”. Può dunque svolgere funzioni rischiose per l’uomo nell’ambito dell’industria 4.0.

Oltre a Talos, Pal Robotics ha messo a punto altri robot umanoidi come Reem e Reem-C. Il primo, alto 170 cm, è pensato per fornire servizi, ad esempio, alla reception per l’accoglienza di ospiti a convegni, nei musei o negli aeroporti e in generale in luoghi pubblici. Il secondo, simile, è utile per la ricerca di persone in ambienti grandi.

Foto di Pal Robotics. Robot REEM

Non solo umanoidi, ma anche un altro genere di robot, Tiago, utilizzable sia in casa che in un contesto produttivo. “Grazie alla sua configurazione, questo robot coniuga deambulazione autonoma, percezione smart, manipolazione di strumenti e abilità di interazione con l’uomo. Il tutto adattandosi a diversi compiti assegnatigli dal lavoratore”. A casa, Tiago può assistere le persone anziane, aiutandole a essere il più possibile indipendenti senza che qualcuno debba essere presente fisicamente. “In Polonia, Grecia e Inghilterra alcuni anziani si sono rese disponibili a tenersi in casa per 10 settimane Tiago, a mo’ di esperimento. Il riscontro è stato molto positivo: il robot è stato utile per ricordare di prendere le medicine, suggerire cosa fosse meglio mangiare, registrare la pressione mandando subito tutti i dati al medico di riferimento, e in generale per un’interazione. Non solo: Tiago ritrovava oggetti come chiavi, portafoglio o telefono smarriti in casa”. Nell’ambito industriale Tiago è un esempio di cobot, robot collaborativo, capace di passare da un compito a un altro agevolmente seguendo i comandi gestiti dall’uomo. Tiago ha una propria base (Tiago base) staccabile dal corpo del robot utilizzabile adattandola a qualsiasi esigenza.

Foto di Pal Robotics. Robot TIAGo

 

Industria, casa. Ma anche il retail. “Con StockBot, Pal Robotics ha sviluppato una soluzione robotica per l’automazione e l’ottimizzazione dell’inventario in negozi o magazzini”. Già presente in molti store in Europa, StockBot interagisce con le persone, è dotato di un sistema di navigazione autonomo e fornisce a chi lo chiede una lista completa di ciò che è presente in negozio con la localizzazione dei prodotti.

Molti pensano che i robot porteranno via posti di lavoro, creando disoccupazione e disagio sociale. Non è ancora tutto scritto e forse si può vedere nella robotica e nell’AI un’occasione anziché un nemico.